Gas Fluorurati, Confartigianato attacca il provvedimento
Il prossimo 31 maggio scadrà , per il secondo anno dalla sua introduzione, il termine per inviare al Ministero dell’Ambiente, per il tramite dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) la dichiarazione sui gas fluorurati ad effetto serra di cui all’articolo 16, comma 1, del DPR n. 43/2012.
Tenuto conto che la dichiarazione di immissione di gas in atmosfera va effettuata anche nel caso di “emissioni zero”, cioè quando l’impianto non abbia subito alcun rabbocco di gas nel corso del 2013 e quindi non via sia stata alcuna emissione in atmosfera di f-gas, Confartigianato è intervenuta per denunciare la situazione paradossale nella quale ci si viene a trovare.
“E’ un ennesimo caso di evidente burocrazia gravante sulle imprese in possesso di impianti di refrigerazione (banchi frigo, celle frigorifere e simili), di condizionamento d’aria, di pompe di calore, di macchine per il lavaggio a secco, nonché di sistemi fissi di protezione antincendio installati in edifici pubblici e privati che abbiano almeno 3kg di gas fluorurati (f-gas), soggette all’obbligo di dichiarazione”, commenta il presidente provinciale di Confartigianato Marco Semenzato. “L’intervento confederale nei confronti della competente Direzione del Ministero dell’Ambiente vede la richiesta sia di stralcio di questo obbligo che di aumento della soglia dimensionale degli impianti soggetti a dichiarazione”.