Sarà una Pasqua agrodolce per i pasticceri artigianali
Sarà una Pasqua agrodolce per i pasticceri artigianali; se da un lato nonostante il caro energie e materie prime riusciranno a mantenere limitatissimi gli aumenti di prezzo garantendo bontà e qualità dei loro prodotti, dall'altro la crisi di vocazione e la mancanza di personale rende sempre più difficile poter mandare avanti un'azienda. “E di questa ce ne accorgiamo soprattutto durante le festività – spiega Alessandro Cella Presidente della Federazione Alimentazione della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia – quando i carichi di lavoro sono molto più intensi e dobbiamo produrre in breve tempo i dolci tipici della tradizione, che devono essere ovviamente freschissimi. Una carenza di personale che ci obbliga a fare super straordinari, spese che ovviamente non possiamo mettere in conto sul prezzo finale del prodotto per non mandarlo fuori mercato”. I numeri della categoria sono secchi e brutali; nelle 768 imprese artigiane attive in provincia, che danno lavoro a 2mila operatori alimentari, mancano all'appello oltre mezzo migliaio di addetti; su 600 nuove figure professionali necessarie in provincia nel 2024 tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai, ben 405, il 67,6%, risultano introvabili, con una delle percentuali di mismatch più alta d'Italia. “Da tempo il comparto è penalizzato dalla difficoltà nel reperire manodopera qualificata: manca un addetto su 3 – prosegue Cella -. Il rischio è che di fronte a questa scarsità di manodopera e i volumi di richiesta che ci sono in certi periodi, per fare concorrenza sleale si inizi ad usare prodotti non genuini ma semilavorati o, peggio, prodotti surgelati già pronti. Una “scorciatoia” non percorribile dai veri professionisti dell’artigianato dolciario, ma il rischio della concorrenza sleale dei furbi c'è sempre e a rimetterci alla fine siamo noi artigiani corretti, che rispettiamo precisi protocolli di qualità previsti, e i consumatori finali, che pagano per non avere un dolce della tradizione artigianale ma industriale”. Nel dettaglio millimetrico, secondo il rapporto “Pasticcerie e settore dolciario: le imprese totali e artigiane in provincia di Venezia”, realizzato dall'Ufficio Studi Metropolitano su dati UnionCamere-Infocamere, nell’area delle 768 imprese dolciarie, 602 sono artigiane (78,4%). Di queste 380 sono le pasticcere, di cui 282 artigiane (74,2%). “Dobbiamo impegnarci per tutelare questa tradizione, rafforzando la collaborazione con le scuole per invogliare i giovani verso questa professione, spiegando che il lavoro artigianale oggi è richiestissimo e imparare un mestiere può rappresentare una soluzione che risolve, e anche bene, la vita – aggiunge Siro Martin Presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia –. Tanto per restare sui dolci, secondo un recente studio condotto da Unione Italiana Food (Uif), il 20,7% delle famiglie italiane, per i dolci delle tradizioni come quelli pasquali, preferisce e continua a preferire prodotti artigianali. Come in tutti i campi dell'artigianato di lavoro quindi ce ne è, ogni percorso formativo artigiano oggi porta ad un'occupazione sicura, ed è per tenere vivo questo messaggio che da tempo siamo impegnati a far avvicinare i giovani al settore, mostrando quelli che sono gli elementi più attrattivi. In questo caso, facendo gli auguri a tutti, anche in occasione della Pasqua”.
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