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Allarme truffe e furti estivi. Per un anziano su due l'estate è vera paura. Il vademecum della Confartigianato Anziani

07 Agosto 2024

I furti negli appartamenti sono l’incubo quotidiano di un anziano su due. Soprattutto di quelli che vivono da soli e che, specialmente durante l’estate quando le città si svuotano, sono più a rischi per i cosiddetti reati “predatori”, che non sono solo i furti o le effrazioni, ma anche le truffe e tentate truffe messe in atto da finti avvocati, appartenenti alle forze dell'ordine e via dicendo. A confermarlo è una ricerca dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Metropolitana Venezia, su dati Censis ed Eurispes, dalla quale emerge che il reato che preoccupa di più è il furto nelle abitazioni, che preoccupa solo il 26,6% degli under 60 che ma addirittura il 43,1% degli anziani. Più che il furto quando non c'è nessuno in casa, a spaventare gli anziani sono le intrusioni truffaldine nelle case, ovvero quando ci si trova faccia a faccia con i ladri che spesso in coppia usano modi e toni gentili e affabili, ma decisi per entrare nell’appartamento con un pretesto, carpire la fiducia con la paura di un rischio imminente e rubare tutto il rubabile. “La prima regola è semplice: chiamate subito e sempre le Forze dell’Ordine e diffidate di chiunque, estraneo, voglia entrare con qualsiasi scusa in casa vostra – spiega Pierino Zanchettin, Presidente ANAP Confartigianato Città Metroplitana di Venezia, l’Associazione Nazionale degli Anziani e dei Pensionati di Confartigianato–. Spesso basta solo far sentire ai malintenzionati la parola carabinieri o polizia e molte di queste truffe possono essere evitate semplicemente così. Altra banale attenzione chiudere sempre le finestre, soprattutto ai piani bassi. Anche un furto subìto per una disattenzione, infatti, è un doppio trauma, il primo generato dal danno materiale ed economico, il secondo, forse il più grave, da quello morale semplicemente per aver perso solo pochi oggetti, magari di modesto valore, ma ricchi di ricordi”. Per sensibilizzare la popolazione anziana, e soprattutto le persone più vicine a loro, l’ANAP, come ogni anno in collaborazione con le Forze di Pubblica Sicurezza, vuole ricordare quindi alcuni consigli di carattere generale per evitare questi spiacevoli fatti. “In ogni caso – rimarca Zanchettin - consigliamo di tenere sempre buoni rapporti con il vicinato e di avere sottomano nella rubrica del telefono il recapito telefonico, utilissimo in caso di necessità di aiuto. Può servire anche aggiungere alla targhetta del citofono il nome di un figlio o un parente: così i ladri improvvisati penseranno che non abitate da soli. Evitare di girate con portachiavi o con qualsiasi altro oggetto che riporti il vostro indirizzo e non nascondete mai le chiavi di riserva sotto lo zerbino o in luoghi adiacenti l’entrata di casa, i ladri le cercheranno lì”. ANAP ricorda poi che tutte le forze dell'ordine in questo periodo sono molto attente a fare opera di prevenzione e l'invito è di segnalare ogni minimo sospetto fondato. Molti altri consigli si possono trovare sul sito www.Poliziadistato.it. Inoltre, la prima regola davanti a chi suona la porta ed è sospetto è una sola, è sempre meglio chiamare prima il 113, oppure il 112 dei Carabinieri per avere un aiuto che dopo, per denunciare furti o truffe.

Ecco un vademecum delle regole d'oro da seguire

Per evitare spiacevoli sorprese al ritorno alla propria abitazione dalle ferie ad esempio: prendere contatti con i parenti o con i vicini di casa per incaricarli di svuotare periodicamente la cassetta della posta; chiudere sempre con la mandata il portone d’ingresso (anche solo per uscire a fare la spesa); non tenere grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore (è preferibile depositarli in un luogo sicuro); in caso di iscrizione ad un social network, non divulgare sul proprio profilo il luogo in cui si andrà in vacanza e di tempi in cui si resterà lontani da casa; non postare foto che riproducano l’interno della propria abitazione e particolari che la rendano un obbiettivo interessante.

Analoga importanza riveste il reato di truffa agli anziani. Qualche piccola accortezza per evitare di cadere nella trappola dei malviventi: Diffidare degli sconosciuti che esibiscono tessere di enti pubblici (solo a titolo esemplificativo Poste, Comune etc) anche se indossano una uniforme. Bisogna chiedere sempre nome e cognome e farsi esibire il tesserino di riconoscimento. In caso di dubbi chiamare sempre le Forze di Polizia; Se si dispone di una apertura a distanza e qualcuno suona è sempre meglio non aprire senza essere certi dell’identità di chi vuole entrare; Prima di aprire la porta verificare dallo spioncino.

 

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