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Slittano le polizze catastrofali. Martin: il buon senso avrebbe detto di toglierlo, ma essendocene poco va bene anche il rinvio

30 Marzo 2025

“Finalmente un atto di attenzione e ascolto verso le micro, piccole e medie imprese, e non la solita norma fatta talmente in velocità che poi inevitabilmente genera solo danni e problemi che bisogna rincorrere”. Così il presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia Siro Martin accoglie il rinvio deciso dal governo sulle polizze catastrofali. Lo slittamento dell'obbligo, comunicato oggi dal Consiglio dei Ministri, arriva infatti come l'acqua nel deserto per le imprese veneziane. L'obbligo comunque resta, mentre la data sarà differenziata a seconda della dimensione dell'impresa; il termine passerà al primo ottobre 2025 per le medie imprese e al primo gennaio 2026 per le piccole e micro aziende, mentre rimane fermo al primo aprile per le grandi imprese, per le quali però non sono per ora previste sanzioni in caso di mancato adeguamento. “Questo obbligo il buon senso avrebbe detto di toglierlo, ma essendocene poco va bene anche il rinvio, perlomeno si è evitato nell'immediato l'ennesimo salasso per niente alle imprese, il far west delle tariffe assicurative e soprattutto si darà il tempo alle assicurazioni di modulare capitolati assicurativi più completi, dando così anche agli artigiani la possibilità di negoziare e scegliere l'assicurazione obbligatoria più corretta: chiara sui beni da assicurare, su quali danni verranno risarciti e come. Un rinvio – conclude Martin - che speriamo dia più tempo per trasformare questa nuova gabella obbligatoria per le imprese in un qualcosa di utile nel disgraziato caso del bisogno, e non nell'ennesimo e costoso pezzo di carta obbligatorio in più, anche per una micro impresa magari con un solo dipendente-titolare”.

 

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Se l’artigianato è la quintessenza del Made in Italy, Venezia è di certo la quintessenza dell’artigianato: qui abbiamo creato le perle veneziane ed il Vetro di Murano, qui abbiamo imparato a trasformare le sete più preziose, qui la fabbrica più grande del mondo dell’economia preindustriale – l’Arsenale- sfornava una imbarcazione al giorno grazie alle conoscenze, competenze, ingegno, di migliaia di artigiani e artigiane “le velere”: qui nasce il principio moderno della sostenibilità, che oggi celebriamo attraverso nuovi significati e nuovi linguaggi anche grazie a questo Abbecedario. Venezia non ha solo passato nelle sue eccellenze ma anche presente, come il Mose, una delle più grandi opere di salvaguardia idraulica: il compito di Confartigianato sarà quello di accompagnare queste eccellenze in un futuro fatto di trasformazione, innovazione, sostenibilità e tutela.