Comunicazione: ‘Intelligenza Artigiana vs IA’ Alla Tipoteca di Cornuda gli artigiani della comunicazione alla ricoperta della tradizione per cavalcare il futuro
Quanti sono a conoscenza che il termine font per indicare un insieme di caratteri tipografici di uno stesso stile –usato da tutti, in tutto il mondo, quotidianamente- deriva dal francese "fonte", che significa "fusione" perché, originariamente, i caratteri mobili per la stampa erano prodotti fondendo metallo, come il piombo, e colando il metallo fuso in stampi? E quanti sanno che il termine refuso deriva dalla ri-fusione necessaria nella monotype quando si dovevano correggere degli errori? Sono due semplici esempi di “curiosità” emerse nel corso della dalla visita guidata alla Tipoteca di Cornuda realizzata grazie al contributo di EBAV che ha coinvolto, sabato scorso, una delegazione di quindici artigiani e loro dipendenti della Federazione Comunicazione della Confartigianato Metropolitana di Venezia.
“Abbiamo approfittato della presenza nel nostro territorio di una eccellenza mondiale come la Tipoteca di Cornuda –spiega Simone Simon Ostan Presidente metropolitano della Comunicazione- per avviare un percorso di crescita professionale e culturale della nostra categoria. Siamo infatti convinti che la rivoluzione digitale che ha travolto e continua a stravolgere i nostri mestieri: dal tipografo al comunicatore, dal fotografo al creatore di contenuti, vada cavalcata e non subita. Vada anche, per certi versi, combattuta, con il recupero di tradizioni e abilità che ci contraddistinguono da oltre un secolo. Proseguiremo in questo percorso con seminari tematici ad esempio sui caratteri ed il loro utilizzo, sulla carta, con una visita a Fabriano e sulle tecniche di stampa oltre ad una possibile collaborazione tra imprese e Tipoteca per progetti specifici”.
“Nel corso della visita –prosegue- abbiamo potuto confrontarci con un professore americano che, prima di visitare i luoghi storici stampa in varie località d’Italia con i suoi studenti di Harvard, ha trascorso una settimana a Cornuda per stampare di persona trenta copie di un libro di poesie a mano. Le conoscenze ed i macchinari che trovo qui alla tipoteca –ha affermato con emozione- non esistono negli Stati Uniti! Siete la culla della bellezza e per produrla, la bellezza, qui bisogna venire. Una consapevolezza che abbiamo anche noi artigiani ed il motivo per cui abbiamo avviato questo nostro percorso”.
La categoria è conscia che la tipografia, con l'introduzione della stampa digitale e oggi, con la gran parte del lavoro gestito da software, necessita di competenze digitali avanzate. L'IA, in particolare, sta iniziando a influenzare la tipografia con strumenti capaci di ottimizzare il layout, suggerire font e persino automatizzare la correzione bozze, spostando il focus del tipografo verso la supervisione e la rifinitura estetica. Anche le aziende di comunicazione hanno subito una metamorfosi profonda. Se prima il lavoro si concentrava sulla creazione di messaggi per media tradizionali, ora deve navigare un panorama digitale complesso e in continua evoluzione. L'IA sta rivoluzionando questo campo, offrendo strumenti per l'analisi dei dati, la personalizzazione dei contenuti, la generazione di testi e persino la gestione delle campagne di marketing soprattutto per i social. Questo richiede al comunicatore di sviluppare nuove capacità analitiche, strategiche e di gestione dell'IA, trasformandolo da mero creatore di contenuti a stratega della comunicazione digitale.
“Per il futuro delle nostre professioni – conclude Simon Ostan- dobbiamo puntare sulla Intelligenza Artigiana recuperando, mantenendo e sviluppando il nucleo creativo. La sfida è integrare efficacemente le capacità umane con le potenzialità dell'IA, per creare prodotti e messaggi sempre più efficaci e personalizzati. E’ un obiettivo raggiungibile e la prova l’abbiamo avuta nella sezione laboratoriale della visita. Abbiamo creato, composto e stampato a mano, tutti assieme, il cartellone commemorativo della giornata. Una esperienza che ci ha richiamato alla mente e nelle mani, tecniche e conoscenze scolpite nel tempo, nel nostro DNA. Un “viaggio” affascinante che ha aperto un mondo nuovo tutto da esplorare e fruttare”.
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